L'anti-eroe nel teatro pirandelliano

L'anti-eroe nel teatro pirandelliano

I personaggi pirandelliani sono lo specchio dell'uomo del Novecento: un individuo che, dopo la freudiana scoperta dell'inconscio, ha perso le monolitiche certezze illuministiche, e si trova frammentato in un insieme di pulsioni non governabili. Se i personaggi dei grandi romanzi Ottocenteschi erano "ridotti" a singolarità "macchinate" da forze di ordine superiore, riflesso di un universo visto in chiave deterministica, i soggetti che popolano i drammi di Pirandello sono fondamentalmente soli, abbandonati a se stessi, incapaci di trovare posto in una società basata su convenzioni false e bigotte, se non indossando una maschera che però li allontana dal proprio vero "io". Questi individui così, finiscono loro malgrado con l'assumere i connotati dell'anti-eroe, rovesciando del tutto le prerogative degli attori del teatro classico.
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