L'orto e l'orologio
"'L'orto e l'orologio' non è affatto una silloge che teme di guardarsi dentro, anzi. Se l'orologio richiama direttamente al concetto del tempo, alla necessità di dover scendere a patti con lo scorrere della sabbia nella clessidra, con il suo carico di fragilità , indeterminatezza, finitezza, la parola orto fa affiorare alla coscienza l'idea dell'"Hortus Conclusus", il giardino chiuso medievale simbolo stesso della meditazione. Allo stesso modo, chiuso nella sua stanza, magari di notte, Gaetano Mattarocci coltiva i suoi pensieri." (dalla prefazione)
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