Il piacere di pensare, perché viviamo?
I media ci mostrano quotidianamente che il tema del rapporto tra scienza e religione è ormai materia di uno scontro non più soltanto culturale ma addirittura politico, e i toni con cui esso si svolge sono sempre più intransigenti. Tutto ciò perché i terreni su cui questi conflitti interdisciplinari si manifestano sono cruciali nella definizione dell'antropologia umana, riguardano cioè le grandi domande della vita. Con questo testo l'autrice cerca di analizzare con pacatezza e serenità di giudizio le prospettive di entrambe le correnti di pensiero, nella speranza di ripristinare un approccio oggettivo ed equilibrato a questa diatriba, affinché tanto dalla scienza quanto dalla religione si possano trarre risposte importanti alle sfide morali e tecnologiche che la nostra società ci impone.
Momentaneamente non ordinabile