Poesie della Wehrmacht
L'occupazione tedesca in Italia sul finire della guerra è sinonimo di fame, rabbia, paura. In un casale di fine Ottocento che pare smarrito nella campagna a sud di Roma, le due sorelle Gina e Anna trovano ospitalità presso la famiglia di Remo, fidanzato di Gina, e da lì assistono impotenti allo scempio della Capitale, dichiarata "città aperta" dal governo Badoglio. La convivenza delle ragazze con Gino, suo fratello Antonio e Isa, la mamma dei due, è come scandita dall'eco dei bombardamenti, intossicata dalla polvere che si solleva al loro incedere, mortificata nella magra dispensa, terrorizzata dall'incognita del futuro. Eppure la radio trasmette il boogie-woogie e le sue note sembrano accompagnare sogni carichi di speranza...
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