Di me, di te
"Cosa avrei potuto raccontare che non fosse stato già raccontato da altri se non la storia dell'arcangelo Michele e dei moschettieri di mio padre? Ma era poi una storia? Forse solo brandelli di carne sparsi ai quattro venti! Mio padre: le persone, come le cose, acquistano valore quando non ci sono più. Come i sogni o i desideri dell'adolescenza". "Di te, di me" è l'estremo tributo al padre di un figlio che si riconcilia con il proprio passato. Prendendo spunto dalla sua morte ripercorre la propria esistenza: l'incontro con la lettura, la vocazione e il seminario, che poi abbandonerà , gli anni degli studi universitari e l'amore "incompiuto", l'impegno politico, gli ideali e il desiderio di cambiare il mondo che si scontreranno con la realtà e le superstizioni di un piccolo centro del sud, e il ritorno all'antico sogno della scrittura.
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