Ghost Town
In una Liverpool di fine Settecento, estremamente conservatrice, due ragazzi della città bene fremono per cambiare le sorti del mondo. Elizabeth ed Edmund, accompagnati dalla loro fedele amica Vivienne, scoprono come vive il ceto povero della città e, mossi da profondi ideali, decidono di mettersi dalla loro parte. Poveri e operai abitano in una vera e propria città fantasma e, anche se non sopportano più condizioni di vita e di lavoro disumane, riescono comunque a far emergere nella loro realtà un senso di libertà. Scendendo a Ghost Town i tre giovani percepiscono l'odore di fame, povertà e rabbia verso quella nobiltà cui appartenevano anche loro e che disprezzava quelle persone che risalivano ogni giorno alla luce del sole per andare a lavorare nelle fabbriche dei "potenti". I tre amici scoprono così che, al di là di quello che hanno imparato, si cela qualcosa di più pericoloso: un'immane sciagura minaccia Ghost Town. Scontri, lotte e scioperi per evitare un destino che si designava crudele non impediscono però ai giovani protagonisti di scoprire l'amore.
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