L' autunno al futuro
Nel 2039 a Milano "brulicavano insieme la disperazione e la speranza, come due sorelle siamesi". Sotto "una spessa nuvolaglia, cotonosa e mucida, che riverberava un bagliore morbido e diffuso", c'era fermento nelle menti di chi voleva ribellarsi alla corruzione politica che aveva creato paura e insicurezza, fino a produrre una seria crisi d'identità nei cittadini. Dopo una tremenda guerra civile, l'ordine e il progresso furono imposti con la forza ed Egidio, valente psicologo, sognava invece una società in cui tutti i popoli potevano "vivere in eguale rispetto, considerazione e dignità". L'omologazione delle personalità e delle menti aveva ridotto l'esistenza alla mera sopravvivenza fisica e alla lotta per il territorio, unico tangibile segno di potere. Egidio e Mara volevano molto di più per il figlio Franco: giovane speranza in una Nazione caduta nell'opacità ideologica. Al momento, scappare dalla propria città sembrava essere l'unica via d'uscita per continuare a vivere degnamente.
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