La disavventura di Armino ossia una trovata da regine
Dopo una gita con amici nelle regioni occidentali della Sicilia, zona altamente mafiosa, l'autore, persona schiva ma decisa nel denunciare la negatività delle cose, immagina di trovarsi in un bar con i colleghi a ragionare di mafia; e che alla fine uno di loro in disparte gli confidi di essere venuto in possesso, tra le altre carte, del vecchio diario di un ricco possidente sequestrato dalla mafia: Armino Limentani. Si entra così nel vivo della narrazione. Attraverso la voce obiettiva ed estremamente critica di Armino Limentani, con uno stile vivace e colto Oscar Bruno dipinge un quadro attuale e lucido dell'arida e menzognera società in cui viviamo. Abbagliati dal fascino di un lusso effimero, irretiti dal demone del denaro e asserviti solo al mero e sterile profitto, abbiamo dimenticato quali sono i valori veri, ormai succubi di una modernità "disumana". Che fine ha fatto, si chiede Bruno, la nostra libertà? "La libertà di respirare e di mangiar sano, di camminare sicuri per le strade sotto cieli puliti, di ascoltare in pace la voce della natura e degli uomini".
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