È quasi giorno
"L'attenzione ai dettagli che Maddalena Capra ha inserito nella sua prima silloge poetica, "È quasi giorno", si delinea già a partire dal titolo. Da un lato, infatti, troviamo lo stupirsi per l'incedere di un nuovo giorno che sta per materializzarsi, il momento unico e magico in bilico tra due diversità; è la rappresentazione di un territorio fatto di possibilità ancora vergine e intonso, lo stupore nel percepire e riconoscere una soglia tra un prima e un dopo, tra il buio e la luce. Dall'altro lato, invece, c'è la certezza della vita, che nasce e che ritorna, un punto di riferimento sicuro e saldo: è l'alba, è quasi giorno, sta per arrivare un nuovo inizio, è l'alba della vita, sta per finire l'attesa, stanno per essere lasciate da parte tutte le incertezze e le sofferenze. In questo spazio sospeso, che trae origine comune dalla quotidianità, che riflette il concretizzarsi di una maturazione interiore, Maddalena Capra lascia che il suo sentire fluisca e si manifesti, in attesa che un osservatore possa determinare la vera natura del proprio essere." (Dalla prefazione)
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