Il cancello delle buganvillee
"Negli occhi dei suoi bimbi vedeva i suoi, negli occhi suoi, quelli di sua madre e negli occhi della madre, quelli della nonna e così via, su su per una catena infinita..." di meravigliosi luoghi di terre avare e dolenti per il lavoro e le fatiche che necessitano. Caterina racconta tutto questo, che è parte e sangue della sua vita. È testimonianza essa stessa della sua esistenza, dei suoi tanti perché, dei suoi innumerevoli dolori, che ancora oggi urlano di lacrime amare e di sole arido. Quelle lacrime sono le sue silenziose compagne; non le hanno mai spiegato e detto nulla; hanno cercato una via d'uscita e di riscatto. Una via piena di pericoli e di insidie. Ma Caterina deve ripercorrerla tutta e anche per più volte, per sapere dove andare, per sapersi orientare. E lei trova nuovi percorsi e li affronta con sempre maggior vigore e vitalità. È una donna che sa aprire gli occhi e sa dove guardare... oltre quel cancello di buganvillee.
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