come la neve
Dopo il diario di emozioni di "Esserci ancora" e i ricordi d'amore de "La Torre di Scolta", per Gina Fréjaville questa è la prima raccolta di racconti. A dar vita a queste pagine è Giulio, un giovane scrittore che ricorda le storie narrate da nonna Regina, arricchite da ciò che eredita da lei in due grossi scatoloni pieni di lettere, ingiallite dal tempo, ma vive nelle parole e nei ricordi in cui da bambino si immergeva in sua compagnia. Questo voleva ardentemente sua nonna: che comprendesse come le sue radici fossero ben piantate nella stessa terra d'Abruzzo in cui erano vissuti tutti coloro che le avevano scritte, uomini e donne travolti da un terremoto che ha sconvolto, e spesso interrotto, troppe vite. Ma l'insegnamento di nonna Regina è stato ancora più grande ed è rivolto ancora oggi a ciascuno di noi: capire come ogni giorno, nella quotidianità delle nostre esistenze, spesso caotiche e poco attente agli eventi, avvengano dei terremoti, che sconvolgendoci deviano e indirizzano il nostro cammino verso un destino a tutti sconosciuto, ma spesso ricco di sorprese.
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