Margherita

Margherita

"Mi chiamo Margherita e avevo un lavoro. Poi un giorno sono diventata qualcosa che conteneva qualcuno e la mia vita ha preso una piega del tutto imprevista. Aspettavo un figlio e i miei tacchi a spillo, la gonna in eco-plastica diventavano improvvisamente estranei, alieni. Monete sotto pelle. Mi chiamo Margherita e facevo la puttana. Sono una puttana. La mia è una storia piena, ma scorre a fatica, almeno non subito. Qui dove mi trovo lo spazio e il tempo sono una cosa sola e scinderli è davvero un'impresa. Scindere è importante adesso. Allora questa cosa qua non la sapevo fare, non la conoscevo. Allora la vita era un pacco regalo, una sorpresa." Il "qui" è una prigione, non solo materiale: è la prigionia della sofferenza, del passato e della difficoltà di darsi una seconda opportunità.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Si viaggia... anche all'insù. Le funicolari d'Italia. 2.1901-1945
Si viaggia... anche all'insù. Le funico...

Giovanni Cornolò, Francesco Ogliari
Il colombo divergente
Il colombo divergente

Menzinger Carlo
La sposa vestita
La sposa vestita

Lumelli Angelo
Archeologia e devozione. Il Santuario di Bonu Ighinu di Mara nella storia. 6.
Archeologia e devozione. Il Santuario di...

Simonetta Castia, Luca Sanna
Non chiamatela poesia
Non chiamatela poesia

Chia Giuseppe