Il patto
Tutto ha inizio sulle rovine dell'acropoli di una Selinunte meravigliosa e malinconica, nel cuore di una Sicilia piena di contraddizioni. Due giovani, appoggiati sui resti archeologici, parlano del loro futuro, della possibilità di sfuggire al destino scritto per i loro coetanei: spezzarsi la schiena su un campo o pascolare greggi in solitudine. Poi un crescendo. Dalla storia vera del bandito Salvatore Giuliano a quella romanzata, ma non distante da una realtà possibile, di due picciotti che "hanno fatto carriera". C'è mafia, ci sono giochi di potere, c'è uno Stato colluso e corrotto in questo romanzo d'esordio di Giovanni Signorello. Ma c'è soprattutto la forza dell'onestà, l'importanza dei valori e dei sentimenti profondi. Con uno sguardo nostalgico verso la sua Sicilia, l'autore guarda alle incongruenze della sua terra, malata di mafia e, a volte, di mancanza di speranza e di forza di reagire; ma che, spesso, trova in se stessa, nei suoi problemi e nella sua gente, il coraggio di andare avanti.
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