Manidia
Il titolo del libro nasce dalla fusione dei nomi delle protagoniste dei tre racconti che lo compongono: Marta, Anita, Nadia. Si può dire che dalle intersezioni tra le loro personalità abbia origine un nuovo personaggio, Manidia, che riassume in sé le loro caratteristiche comuni. Le tre donne che animano il libro hanno un disagio sociale e un malessere spirituale che derivano da situazioni di costrizione familiare, abbandoni mai accettati, antichi traumi infantili e misteriosi, che le portano a reagire attraverso sintomi surreali capaci solo di allontanarle ancor di più dalla vita e dalla salvezza: una morte cosciente nel caso di Marta, un'alimentazione a base di veleno nel caso di Anita, un'insolita forma di follia nel caso di Nadia. Il loro percorso le porterà immancabilmente ad abbandonarsi all'esercizio di un personalissimo segreto, a scoprirne ben presto i limiti e le contraddizioni, ad aggrapparsi poi con flebile speranza ad un ultimo scoglio di salvezza, per finire con l'isolarsi sempre di più dal mondo e dalla realtà.
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