Non ho tradito Susy, mi sono solo innamorato di Jack
Un viaggio alla scoperta di qualcosa, un.avventura costruita non casualmente. Il protagonista della storia è un imprenditore che decide di partire per un Paese europeo - quasi certamente un Paese dell'Est; con la moglie Margherita. Perdendosi tra le meraviglie di quel Paese, incontra anche la povertà, l'estremo disagio e la sofferenza della gente del posto, ma anche la dignità e l'ospitalità che lo colpiscono e lo inchiodano a pensieri profondi. Un giorno segnerà la svolta della sua vita: l'incontro nella piazza di un villaggio con alcuni bambini di un orfanotrofio, che sono lì per godere di qualche ora di libertà e spensieratezza. È curioso come il racconto di Guido Dorascenzi inizi con la morte del cane di casa, Susy, e continui attraverso un percorso a ritroso nella memoria, un tempo denso di sentimenti dove l'autore trascina il lettore senza perdere i dettagli di quel viaggio. Un viaggio che, si comprende bene, non è mai finito del tutto, ma estende la sua forza anche nel presente.
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