Due giovani individui, di sesso opposto, di specie umana
Con "Due giovani individui, di sesso opposto, di specie umana" l'autore mette in scena la dialettica dell'io contemporaneo che si interroga sul proprio essere, sull'intera società e sul posto che l'uomo occupa all'interno della storia. Il testo si presenta come un articolato dialogo tra due personaggi, Max ed Ele, un uomo e una donna, che sembrano duellare sopra un palcoscenico, armati solamente delle loro parole veicolate dal pensiero e dal ragionamento speculativo. Max incalza nella sua digressione, decontestualizzando le teorie filosofiche di Kant, i principi della medicina occidentale e quelli dell'agopuntura cinese, la coevoluzione genetica e memetica e ricontestualizzandole in una nuova prospettiva, al fine di dimostrare che, in una generale relatività dell'essere, l'Io può emergere unicamente imparando a "limitarsi a essere", l'esercizio di speculazione e volontà più complicato dell'esperienza umana.
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