La teoria dei due principi della politica
Oggi si dibatte molto, sui giornali e nei salotti televisivi, della crisi della politica. Ma cosa significa veramente questa espressione? Cosa c'è dietro l'allontanamento della società dalla classe dirigente, fenomeno sicuramente percepibile ma i cui effetti possono essere estremamente dannosi per la società stessa? L'autrice di questo saggio ci offre uno sguardo sul panorama politico odierno, dal punto di vista di chi quotidianamente è impegnato su questo fronte. Fare politica richiede una grande abnegazione, specie se hai deciso di rimanere "duro e puro" e di non abdicare alla passione che ti ha fatto avvicinare alla res publica, conscio che più che di una professione si tratta di una vera e propria vocazione. E così sei ben felice di sacrificare il tuo tempo libero, di accettare situazioni disagevoli, di lavorare nell'ombra perché la punta di diamante del tuo schieramento ottenga i risultati sperati. Tutto ciò avendo sempre chiaro l'obiettivo principale: il bene della comunità. Ma poi, quando ti accorgi che questo spirito non è condiviso da tutti coloro che fanno politica, che c'è sempre qualcuno, più "furbo", si direbbe oggi, che sfrutta tutte le occasioni che gli si presentano pur di ottenere maggiori vantaggi personali, può accadere che l'entusiasmo col quale si affrontavano le sfide di tutti i giorni venga meno. Tra supergiovani e quote rosa, tra favoritismi e strategie per l'autoconservazione del potere, perché continuare a fare politica? Per la teoria dei due principi.
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