In nome di Benedetto. La luna, il monaco, l'asino
Dal monastero di San Lorenzo al Lanzo, nel cuore della maremma senese, ha inizio il lungo pellegrinaggio di fratello Eligio, incaricato dall'amato abate Santo di recare una missiva al reggitore della casa sorella di S. Benedetto e Scolastica, a Subiaco. Siamo agli albori dell'anno Mille, sotto il pontificato di Benedetto VII, proprio nel bel mezzo del "mistero" Medioevo, tempo di tensioni tra la Chiesa e l'Impero: i monasteri benedettini sono oasi di pace, soggette sì all'autorità del Papa, ma dotate di piena libertà spirituale. Non si spiega Eligio il motivo della missione affidatagli, lui così schivo, poco curioso del mondo, affascinato invece dall'esplorazione tutta interiore che lo eleva al cielo, in un sincero e filiale dialogo col Padre. E un uomo straordinariamente ironico, il nostro, gentile e garbato, ma capace sempre di rispondere alle rozze provocazioni con sottile sapienza. Obbediente parte in groppa a un asinello, in un viaggio costellato di incontri e accadimenti significativi.
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