Proiezione porcogonale delle nuove generazioni
Esaminando da vicino la società odierna di sicuro si possono notare diversi aspetti che destano sconcerto e preoccupazione, specialmente agli occhi di chi ancora serba il ricordo della realtà così come era una cinquantina di anni fa: viviamo oggi in un mondo che da una parte crea bisogni irrinunciabili, dall'altra offre gli oggetti che serviranno per soddisfarli, in modo che l'uomo sia spinto quasi da una necessità inarrestabile a consumare ogni giorno di più. Questa perdita di valori, che spesso è comune all'uomo ipertecnologico, tra frigoriferi all'ultimo grido e TV sempre più sottili, sta distorcendo la vera natura dell'essere umano come essere sociale; lo sta dis-umanizzando, rendendolo schiavo di un'esistenza che finisce per essere una non-vita. In questo agile testo l'autore, usando un linguaggio semplice, prende spunto dalla realtà odierna per una serie di riflessioni volte a far apprezzare il vero valore della vita, spesso travolta dal ritmo frenetico che l'imperativo categorico "lavoraguadagna-spendi" ci impone.
Momentaneamente non ordinabile