I segni del destino. A cavallo di due ere con gli occhi di un protagonista
Guardando al futuro vedo Fabio sempre molto attivo e sempre molto attaccato ai suoi valori-base: la famiglia, il lavoro nell'ambito sindacale o para-sindacale, condotto perseverando nei suoi ideali, con obiettivi concreti, di equità e giustizia sociale per la società italiana e per quella europea. Credo che davvero abbia scritto il libro più per una necessità intima" che per altro. Non so se in futuro ne scriverà altri e se continuerà a guidare la sua potente moto chissà dove, sempre, però, molto prudente. Fabio è un sognatore con la volontà di cambiare e vuole anche vivere il presente e goderselo con gioia. Lo dichiara apertamente non solo con le ultime righe della sua autobiografia, ma in molte delle pagine del suo racconto, in modo più velato e allusivo. Io e tanti altri amici gli auguriamo perciò un lungo futuro". Queste poche righe, tratte dall'introduzione di Enea Mazzoli, ben sintetizzano la volontà dell'autore, Fabio Ortolani, di non limitarsi a parlare della sua vita - professionale e personale - ma di rendere partecipe il lettore di quel profondo sentimento che distingue chi ha talmente creduto nei propri sogni e nei propri ideali da costruirci una vita intorno.
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