L' odissea silenziosa
Può l'esistenza di ogni giorno trasformarsi in un viaggio avventuroso? Durante il percorso della vita, spesso capita di partire, di mettersi in movimento, non sempre necessariamente in una dimensione orizzontale, da luogo a luogo. Si lascia il porto sicuro per approdare al nuovo, si va incontro in ogni caso ad un cambiamento in cui la parte più difficile è il ritorno. Il viaggio intrapreso dal protagonista è indotto dall'inquietudine che alberga nel suo animo: gli attacchi di panico lo imprigionano in una condizione che gli impedisce di spiccare il volo verso un'esistenza libera e felice. Come Ulisse, l'errante contemporaneo ci ospita nella sua personale peregrinazione, che si svolge questa volta nel mare infinito della mente. Il sogno si fa protagonista, come un mondo dove tutto è possibile che diventa specchio dell'anima, un universo parallelo alla vita quotidiana, in cui i desideri inconsci si materializzano come in un film che ha bisogno di interpretazione. L'autore ci condurrà in terre a noi sconosciute, non-luoghi fantastici, risultato della convivenza dell'esperienza onirica con il mondo reale. Dopo aver percorso la sua odissea, il protagonista ci mostra come all'orizzonte, nonostante le difficoltà, si possa sempre scorgere qualcosa: "Terra in vista!". Itaca?
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