Cielo, rose e pezzi di vetro
"Carl Gustav Jung credeva nell'identità di anima e natura, riconoscendole in un unicum. Allo stesso modo la poesia ed ogni forma d'arte sono dei ponti tra ciò che è dentro e ciò che è fuori, espressioni di un senso più alto, unica voce, linguaggio della terra, del Sé, linguaggio universale" (D. Di Ienno).È una poesia di viaggio quella di Cielo, rose e pezzi di vetro, una poesia che sa raccogliere nei suoi versi la leggerezza di un'anima che si interroga su se stessa, sulla forma e la sostanza dell'amore. Ma non solo: l'amore si materializza in questi versi come sostanza prima dell'universo, come strumento di ricerca e di indagine del sé. E infatti è una poesia che si rivolge principalmente alla esperienza introspettiva di Daniela Di Ienno, che con grande coraggio decide di aprire il grimorio della propria intimità. (Dalla prefazione)
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