I frammenti del clown ubriaco
Chi percorre la strada secondaria della vita, alla ricerca di una alternativa, forse più autentica verità? Chi riceve il mondo con percezione distorta, ma allo stesso tempo più lucida e capace di guardare oltre le convenzioni della normalità? Chi si spinge al di là dell'equilibrio per ritrovare infine in se stesso il bilanciamento perfetto tra salute e follia? È il clown ubriaco l'alter ego scelto da Claudio Bellezza Capella per il suo esordio letterario. Figura comica e tragica per eccellenza, qui appesantita dall'aggravante dell'ubriachezza, più che un personaggio dotato di forma materica il pagliaccio protagonista di questa silloge è un punto di vista sentimentale sul mondo. È una lente deformante, ma che per paradosso svolge un compito demistifi catorio, di svelamento della realtà. Perché, come la tradizione letteraria ma anche la storia dell.uomo insegnano, è spesso dalle coscienze che si spingono al di là dell'equilibrio sociale, emotivo, fisico che nascono le idee più innovative. Così come le esternazioni più autentiche.
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