Confessione di un assassino
Quando ci sentiamo forti delle nostre certezze, quando ci ergiamo a giudici pretendendo di avere giustizia, quando rinchiudere un uomo dietro le sbarre ci dona la tranquillità di aver segnato un confine tra il bene e il male, allora è facile che il nostro giudizio ci tragga in inganno. Lo dimostra la storia di Eva e del suo amato, un detenuto senza nome, come se non fosse mai esistito, solo un numero tra le migliaia che affollano le carceri italiane. L'uomo, affetto da disturbo bipolare, narra in un dialogo-monologo l'intricato percorso della sua vita: dall'infanzia trascorsa in orfanotrofio alla sua fuga, dall'arruolamento in un circo alle violenze subite in un laboratorio di ricerca, fino all'incontro con Eva...
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