Danzando sulle svastiche
Un romanzo dove amore e odio, nelle loro forme più totali e assolute, s'incontrano e si scontrano, fino alle lacrime. La penna di Eugenio Miglietta descrive fatti e situazioni in un modo poetico, che graffia i sentimenti del lettore. Prima il nulla e un'infinità di domande. Poi uno sparo scaraventa il soldato nazista Franz Mollok dalla sua condizione ultraterrena all'agghiacciante realtà dell'olocausto. Sangue, odio e orecchie sorde alla sofferenza prenderanno a pugni il suo malato animo, e gli illumineranno il cammino verso la conversione. L'affascinante Serena e gli ebrei della comunità lo aiuteranno a portare a termine la sua missione, con il potere della musica e della danza i sognatori prigionieri riusciranno a distrarre le loro paure volando, anche se per pochi istanti, in inimmaginabili luoghi incredibilmente lontani dall'abominevole guerra nazista. E al centro il freddo bosco vive e respira sotto le loro vicende, separando il tartareo campo di concentramento tedesco dal buio sotterraneo ebreo della ballerina Serena.
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