Il rifugio. Dove adolescenza non fa più rima con innocenza
Un garage abbandonato rimesso a nuovo e reso confortevole da una tenda da campeggio, pieno di leccornie trafugate non si sa bene da dove, un perfetto sistema di "allarme"... ecco come è nato il rifugio dove Ciaco e i suoi amici si sono rintanati nell'inverno del '96, mentre la loro cittadina sonnecchiava aspettando il turismo estivo, come tutti gli anni. Teatro di normalità adolescenziali che, si sa, nulla hanno di normale, in quel garage i sentimenti sono tutti amplificati dall'esuberanza di un'età in cui niente sembra impossibile. Il rifugio, coinvolgente romanzo d'esordio del giovane Stefano Bettin, è una grande storia di amicizia, di amori che sbocciano, di giochi sempre al limite del lecito e i suoi eroi sono ragazzi qualunque che si ritrovano, però, a vivere un'avventura più grande di loro. Quel caldo rifugio guarda tutto quello che succede, silenzioso, e vede i ragazzi crescere troppo in fretta, dannandosi l'anima per un grande amore, discutendo di wrestling, facendo a gara a ricordare i protagonisti dei film cult degli anni Ottanta, portando in vita una cultura pop che Bettin mostra di amare, oltre che di conoscere approfonditamente.
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