Quetzal. Il mio irrequieto, ingovernabile, edonistico abitante

Quetzal. Il mio irrequieto, ingovernabile, edonistico abitante

Leon Lentini è un fotoreporter che gira il mondo, ma il suo desiderio di viaggiare va al di là del lavoro, è un istinto innato che lo guida attraverso continenti, culture, tradizioni diverse; il desiderio del viaggio, dell'avventura, rispecchia il suo modo di essere e soprattutto la volontà di riscoprire se stesso, di decifrare la sua anima per fare luce sul perché di certi istinti e pulsioni che lo caratterizzano. Si può viaggiare non solo fisicamente ma anche con la mente e Leon, aiutato da uno sciamano e dal peyote, parte per nuovi mondi, quelli della fantasia e della memoria, che lo portano a "vedere" la sua vera anima, rappresentata da uno splendido Quetzal, il mitico uccello piumato divinizzato dai Maya, che simboleggia il suo spirito ribelle e la pulsione costante verso il piacere che cerca continuamente nei suoi spostamenti. Il cambiamento è vita, amare è vita per Leon/Ulisse, che ovunque vada lascia un po' di sé e prende quello che gli si offre nel rispetto della natura, sua fonte ispiratrice, e delle persone, soprattutto delle donne che ha amato, cittadino del mondo nato "per seguir virtute e canoscenza".
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

La cattura dell'infinito
La cattura dell'infinito

Benevolo Leonardo
Decameron. Cofanetto
Decameron. Cofanetto

Giovanni Boccaccio
Storia dell'architettura medievale
Storia dell'architettura medievale

Bozzoni Corrado, Franchetti Pardo Vittorio, Bonelli Renato