Equilibrio necessario. I due libri sull'equilibrio
Due vite, due punti di vista, un unico scenario: la Valle, realtà provinciale chiusa, difficile da penetrare. Abitanti sinceri, schietti, lavoratori, ma non abituati alla diversità. La prima parte tratta il transito di Adriano tra gli anni Settanta e Ottanta non obbedendo a una precisa forma cronologica. La personalità dell'uomo, imperscrutabile, è il risultato delle incongruenze e incertezze di un territorio provinciale che regala pochi sbocchi e che frustra le aspettative degli uomini capaci. Adriano finisce per essere risucchiato da quelle incertezze e incongruenze fino a costruirsi un proprio stile di vita e alienarsi al punto da perdere anche la sua famiglia. Da qui inizia il percorso di Arturo, il figlio di Adriano, che ritrova sulle sue spalle un'eredità sconosciuta e non voluta. Anche Arturo è figlio della Valle e in un certo senso è simile al padre, ma a differenza di questo, ha minori possibilità di scelta. Incolpevolmente è costretto a riparare alle mancanze del genitore, da cui non riesce a staccarsi, e per cui compie enormi sacrifici.
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