Diario 1983/1991
Non è difficile percepire leggendo la silloge "Diario 1983/1991" di Matilde Ventura la carica emotiva che ha di certo accompagnato la scrittura delle poesie qui raccolte. La vicenda biografica, i suoi dettagli quanto meno, non sono così importanti o cruciali. Dalla poesie stesse traspare chiaramente che viene narrata, usando parole dell'autrice, "la fine di un amore sofferto e contrastato ormai al termine e l'inizio di un nuovo amore, giovane e fresco". Quello che importa, invece, è tutto il mondo - il labirinto a volte - di sentimenti che vengono riportati, l'analisi del proprio vissuto interiore, lo stupore che l'essere umano prova di fronte al proprio essere indifesi nei confronti di se stesso, di fronte al trovarsi rinchiusi all'interno di una situazione, fisica quanto mentale, generata da noi stessi, ma nella quale si fatica a riconoscersi, a comprendersi.
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