Full stop. Un punto fermo

Full stop. Un punto fermo

Il sole sorgeva lentamente nel cielo, i suoi raggi illuminavano tutto ciò che avevano davanti, il suo colore emanava una dolcezza impetuosa, la sua forma dava speranza. Ma nessuno lo guardava. La gente era troppo occupata a dare spazio a se stessa. Le persone si impegnavano per vivere in un sogno, senza accorgersi che l'alba era già qualcosa di magico, di eterno. Ero sicura di essere l'unica che assisteva a quello spettacolo meraviglioso. Mentre il sole mi accecava fievolmente gli occhi, pensavo. Pensavo all'odio, all'amore... pensavo al destino: quel fato che conduce ogni nostra azione, quella forza irrazionale che ci accompagna per tutto il cammino che siamo disposti a percorrere, quella casualità che spesso può cambiarti la vita. Sembrava così strano che odiare una persona in modo assoluto e profondo portasse a un sentimento opposto. Ma quell'odio non era stato scatenato da me in prima persona. Forse era questo che lo rendeva così privo di sostanza e significato di fronte all'amore. L'amore non si scambia, l'amore nasce dentro e muore dentro, non esce mai allo scoperto, neanche se desideroso di apparire.
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