L' equilibrio di un clown
Un flusso torrentizio, eppure perfettamente rielaborato e declinato in componimenti dalla melodiosa regolarità e dall'armoniosa musicalità, di pensieri, riflessioni e bagliori poetici. Diego Ribechini si rivela, mettendosi completamente a nudo, in questa breve raccolta che sposa la semplicità (impreziosita dall'espressività evocativa) di una lirica folgorante ed epigrafica con la profondità concettuale dell'indagine interiore. In questo vero e proprio canzoniere le poesie sono tutte accomunate dal fatto di possedere una musicalità quasi ancestrale, intrinseca alla loro stessa natura: una peculiarità riconducibile all'intensa attività dell'autore in ambito musicale e specificamente cantautorale. Dal punto di vista stilistico, il vissuto di Ribechini è raccontato da una scrittura tanto sicura, suggestiva e ricercata nelle sue variegate e fantasiose metafore quanto essenziale e fulminante, laconica, ben lontana dalle affettazioni retoriche di una lirica "rococò" o di stampo meramente classicheggiante.
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