Memoria e sogno
Nella produzione di Stefano Mattucci, torinese, nato nel 1970, non troverete dichiarazioni di unicità. L'urgenza espressiva - in questo egli è eccentrico stringe severamente fra le proprie maglie ogni velleità di carattere autoesegetico. La poesia è strumento per capire, viaggio nell'io, "sogno disperato" "abbandono dolce alla vita / così come non è"; [...] si giunge ad uno dei temi cardinali della raccolta, il tema del sogno come occasione di cedere alle illusioni del reale e di vincerne l'elusività, la vanità, la desolazione. "Figlio / della grande finzione del giorno", ecco cos'è l'uomo (Trascolorando). "Per esistere basta sognarlo. / Pensare a quel miraggio rovente / che pulsa senza scopo, da sempre", si legge in Icaro. [...] Quando però la realtà illude meglio del sogno, perché non c'è consapevolezza di una qualche fuga, ecco allora che il poeta può finalmente irrompere in un moderno "eureka" che segna la possibilità, tutto sommato, di esistere senza infingimenti e nel contempo senza dolore.
Momentaneamente non ordinabile