Monetto
Alvaro Bietone, detto Monetto, non è un ragazzo come gli altri. Abbandonato dal padre, che è fuggito in America in cerca di fortuna, Monetto conoscerà presto anche il dolore di perdere la madre. La zia Arpia lo cresce chiudendolo spesso in una stalla, costringendolo a sgobbare per intere giornate, picchiandolo per minimi pretesti. Ma c'è dell'altro dietro la cattiveria di Monetto, come "se la sua stessa esistenza si fosse alimentata con le forze medianiche del male. Lo chiamavano mostro ed avevano inventato il detto delle tre m diaboliche: 'Monetto, Male, Mostro'". Monetto passerà tre fronti: dalla cerchia di nemici del suo piccolo paese al servizio di leva, fino a un'avventura in un luogo molto lontano. Monetto è un romanzo sulla follia del male, sulla cattiveria degli uomini e sullo scontro violento tra individuo e società. Un romanzo cupo e misterioso in cui aleggia anche la forza della natura e delle superstizioni, in cui giocano un ruolo fondamentale l'istinto e l'inconscio, che arrivano a portar via ogni traccia di umanità.
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