'Sti quatte stroppole
"'Sti quatte stroppole" in napoletano significa letteralmente "queste quattro sciocchezzuole". Eppure non sono certo quisquilie o bazzecole quelle che Paolo Ricciardi traduce in forma poetica nella sua originale, vivace e coloratissima raccolta in salsa partenopea, che dietro una maschera mendace da divertissement folkloristico e scanzonato senza troppe pretese nasconde invece velleità filosofico-artistiche assai più pregnanti ed elevate. Sia dal punto di vista della forma che da quello del contenuto. Attraverso lo strumento dello stornello popolare, della filastrocca gergale che esalta l'espressività e la vividezza di un linguaggio estremamente versatile, iconico e fantasioso (arricchendo notevolmente la gamma dei significati veicolabili grazie alla flessibilità del dialetto), l'autore rivisita i temi tradizionalmente cari alla sensibilità napoletana: leitmotiv classici e immortali rielaborati però in chiave moderna e, soprattutto, rigorosamente personale.
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