Rapidi passi. Dedicato alla vita
"Matura. Viscerale. Cerebrale. Emozionante ed emozionata. La silloge di Mario Giuradeo rappresenta il compimento e il suggello definitivo di una parabola poetica. Costituisce il punto d'arrivo della ricerca e dell'espressività lirica di un autore esperto e raffinato ma soprattutto sorprendentemente eclettico e dinamico, in perenne evoluzione artistica. La presenta raccolta consegna finalmente al poeta lombardo quella coscienza della propria arte, quella padronanza del mezzo poetico e quella consapevolezza tecnico-formale così tenacemente inseguite nel proprio lungo, affascinante cammino letterario. In una miscellanea così ricca e poliedrica, calderone ribollente di toccanti odi dedicate alle persone care di una vita e commoventi "requiem" in memoria di poveri sconosciuti il cui atroce destino (narrato dall'algido e impersonale resoconto della cronaca nera) ha colpito l'immaginazione del poeta, risulta praticamente impossibile isolare un vero e proprio "leitmotiv"; un motivo dominante e filo conduttore in grado di incarnare e rappresentare lo spirito ancestrale di una silloge complessa e sfaccettata. Al contrario, il gusto per la variazione sul tema, per la molteplicità dei contenuti e per una poetica a tutti gli effetti "universale", costituisce la vera cifra distintiva dell'opera. Tra l'altro, non mancano riflessioni esistenziali solipsistiche non prive di velleità filosofiche." (dalla prefazione)
Momentaneamente non ordinabile