Jornada de Africa. Romanzo d'amore e morte del sottotenente Sebastianio
"Una sera passeggiava con lei nel Parco, quando all'improvviso gli fu chiaro: la guerra era già lì. C'era un'ombra interiore nei ragazzi e nelle ragazze che stavano seduti sulla riva del fiume. Ridevano, parlavano, si baciavano, mano nella mano sulle panchine. Ma un'ombra cresceva dentro di loro, incupiva lo sguardo, smorzava bruscamente il riso e le parole. Allora si potevano vedere gli sguardi dei ragazzi perdersi alla ricerca di una via d'uscita che non c'era. Le ragazze li chiamavano con tenerezza, li coccolavano, ma loro restavano persi dentro se stessi. Erano circondati, da una parte il mare, dall'altra la Spagna. Andare in guerra o non andarci, Africa o Francia. Era una generazione obbligata a coniugare alla prima persona il verbo uccidere e il verbo morire."
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