Istantanee d'anima
La chiave di lettura del primo lavoro di Marco Diegoli è insita nel titolo stesso. Istantanee d'anima, infatti, riflette un modo di pensare la scrittura dettato dai bisogni dell'anima, del cuore, dalla volontà di far prevalere le emozioni sulla razionalità, dal desiderio intimo di farsi prendere e pervadere completamente dalla parola scritta, dalla musicalità dei versi, dal fluire incessante delle parole. "Nessun nome proprio, nessun protagonista principale, solo brevi fotografi e della realtà". È così che recita il prologo iniziale. "Mi piace intrecciare assieme un ordito tanto vario di numeri, di relazioni, di simbologie, di connessioni, posandomi a piacere nel mio volo su una margherita in prosa e un fiordaliso in poesia. Mi trovo qui a cucire la trama di un viaggio di scoperta. Il mio viaggio. Il nostro viaggio. Attraverso istantanee d'anima" (Prologo).
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