L' altra me
Io è un altro. Con questa semplice affermazione Rimbaud spiazzava il placido ambiente della scrittura francese sua contemporanea, introducendo un concetto allo stesso tempo banale e ineffabile insieme: l'anima del poeta è altra rispetto all'uomo che ospita tale anima. Allo stesso modo Cinzia Mancini ci porta, con i suoi versi, a scoprire l'altra sé, quella che vive tra le pagine bianche, quella nascosta agli occhi del mondo e che, nella poesia, si rivela. E si rivela attraverso un percorso diviso in sette tappe, sette sezioni che raccontano un rapporto speciale con la vita: l'esistenza è infatti in questa silloge significante e significato di ogni elemento del mondo che sia fatto di pura interiorità o che, al contrario, getti un occhio attento a ciò che la circonda. Ne deriva un quadro di grande complessità in cui microcosmo e macrocosmo si fondono splendidamente e sono l'uno eco dell'altro.
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