Il viaggio
Cristina, durante un viaggio in Egitto col marito, ha l'impressione di vedere Anjaly, l'amica comune al loro gruppo, da tempo allontanatasi da Treviso. Ma sono solo pochi attimi: la turista non è sicura di riconoscerla e la lascia andare. Tornata a casa le scrive un'e-mail. Anjaly, che non si fa sentire da tempo, le risponde: sì, era lei la donna che ha visto passare in quel mercato, quel giorno, con la testa coperta da un velo. Anjaly è una persona di cui nessuno vuol perdere le tracce: i suoi amici la cercano anche attraverso la chat e lei alterna racconti completi delle sue esperienze di archeologa, prima in Messico, poi in Egitto, a informazioni ambigue sui propri stati d'animo. Il motivo per cui è fuggita risale a un dramma che ora vuole rielaborare da sola. Cristina, come tutto il resto del gruppo, la sente "lontana", ma vede in lei una sorta di specchio rovesciato della propria condizione. L'una in viaggio a vivere esperienze, l'altra chiusa in un'esistenza regolare a Treviso. Il viaggio è un romanzo su un'amicizia a distanza, su un tormento esistenziale esorcizzato di continuo dalle passioni e dalle futilità, dal sesso e dalla tecnologia.
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