Il taglio dell'erba

Il taglio dell'erba

Ripercorrere il proprio passato narrando le vicende che segnarono la sua giovinezza ora che il suo ricordo appartiene solo a chi l'ha conosciuta. Gli anni dell'adolescenza di Greta in una Gorizia sfarzosa e benestante; il primo amore celato anche a se stessa, il ripiego su un altro convenzionale, voluto più dalle famiglie che dai giovani stessi. Nella seconda parte il racconto si snoda attraverso la lettura delle lettere che Filippo e Greta si scrivono nei tre anni di fidanzamento: lettere prive di slanci amorosi, molto convenzionali e formali, frutto di un'educazione rigida e conformista. Ma è nel ricordo della piccola Roberta, la nipote di Greta, che la decadenza della famiglia Miani e di quella società benestante e prestigiosa di Gorizia viene narrata con un far lieve; riemerge la figura austera ma benigna del nonno Beppi, la nonna Luigia con il suo incedere aristocratico e la fedele zia Greta sempre presente nella sua vita. Ora che lei, Greta, è lì davanti ai suoi occhi distesa in una bara, abbigliata con dei pantaloni che le mettono in risalto il sederone, tutto il passato è scomparso e con esso le figure che lo hanno animato e di cui si è perso il ricordo.
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