Parole senza eco
È una piccola storia quella narrata da Paola Emma Tosi nel suo "Parole senza eco", una scrittura in toni minori, che sa cogliere, nella delicata femminea linea poetica, il cadenzarsi dell'esistenza. Una silloge compatta, divisa però in quattro momenti, "Percorsi dell'anima", "Legami", "Amore per la vita", "Rincorrere i sogni", che scandiscono il percorso interiore che l'autrice affronta sulla pagina. Un percorso non facile, come tutte le volte che si ha il coraggio di mettersi a nudo, non facile come quando ci si confronta con quelle emozioni che solo la vita sa dare. Poesie che si aggrappano allo spazio onirico dell'attesa, per vivere tra gli interstizi del tempo, quei momenti in cui si condensa, come vapore su una finestra gelata, tutta la transitorietà dell'esistenza, che finalmente può essere toccata, vista, annusata, di odori che sanno di un sé che forse non c'è più se non nella memoria, nel nostro essere transeunte. Eppure è da questo che bisogna partire per capire chi siamo, dalla certezza delle radici per riempire il vuoto di una vita troppo breve per essere sprecata.
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