Riflessioni poetiche
Un'esistenza metaforizzata e concentrata in pillole, "romanzata" e restituita in quaranta piccole e preziose perle di poesia. In Riflessioni poetiche, Rosalina Longo parla di sé a se stessa e agli altri. Sotto voce, con i toni della confidenza intimista sussurrata con fremente sincerità e con un pizzico di timidezza, che tuttavia, sull'onda del trasporto emotivo, sfocia ben presto nella confessione liberatoria e catartica. Questa raccolta sui generis, costituita da brevissimi componimenti che in un lampo di evocatività e suggestione lirica catturano flashback, memorie e istantanee di vita riaffiorate progressivamente dal passato dell'autrice come in un sogno a ritroso, rappresenta una sorta di grande album fotografico di un'esistenza tormentata, travagliata ma vissuta intensamente. Fin dall'inizio. E, soprattutto, mai rifiutata o rinnegata, neppure nelle sue declinazioni più dolorose. C'è, pregnante, la sublimazione artistica dei contenuti; c'è un'idealizzazione liricizzata del vissuto, plasmata attraverso una ricerca stilistica matura e consapevole, ma c'è anche il semplice, primordiale e "banale" desiderio di raccontarsi addosso.
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