Il bianco degli occhi
Si entra in una dimensione di particolare evocazione e leggerezza nel testo "Il bianco degli occhi" di Gianluca Frazzoni. La poesia, così per come si adagia sulla pagina, viene smembrata e ricomposta come l'anatomia femminile in un quadro di De Kooning. In questa raccolta si sperimenta la parola scritta, la si lascia fluire liberamente sulla pagina, lasciando che sia il ritmo interno a dare la scansione al verso, in un continuum fluido che lascia emergere il senso più vero e profondo di questa poesia. Una poesia fatta di sensazioni, di ricordi e di immaginazione, nell'accezione latina della parola, quell'immaginare che altro non è che ritrovare nella propria memoria, nella propria intimità intellettuale brandelli di vita lasciati magari in un angolo come un vecchio clarinetto su un binario stanco.
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