L' ignoranza dell'oceano
Un brainstorming di intuizioni e folgorazioni visionarie. Un caleidoscopio armonioso e musicale di parole, figure retoriche e forme sintattiche barocche, edonistiche. Sofisticate, talvolta, al limite dello sciovinismo narcisistico. Senza però mai degenerare nell'esercizio stilistico stucchevole e autoreferenziale. Una finestra aperta sull'animo multisfaccettato e poliedrico di un'autrice camaleontica. Uno zibaldone scoppiettante, ricco di inventiva e di fantasia poetica, che rivela la natura sfuggente di una scrittrice terribilmente (e meravigliosamente) complessa. Quasi inafferrabile. Il gusto per la metafora e il simbolismo, per il lirismo criptico e talvolta ermetico, per la trasfigurazione immaginifica di personaggi, concetti e "gocce" di vissuto personale costituiscono la vera cifra distintiva de L'ignoranza dell'oceano. Risulta infatti estremamente difficile "isolare" un vero e proprio leitmotiv tematico in grado di catturare e incarnare compiutamente lo spirito di questa tumultuosa raccolta. In realtà, il lettore si troverà di fronte a un'originalissima silloge caratterizzata dal gusto marcato per la variazione sul tema e da un'infinita moltitudine.
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