Raccolta di attimi
Raccolta di attimi è il titolo con il quale Filippo Vizzani si lascia andare alla pagina, quasi in un monologo interiore che trova, in ciascun componimento, una formalizzazione e una cristallizzazione. Si respira un clima di grande intensità in queste pagine, che però scorrono lente, come in una sospensione temporale che spegne la cruenta e dolorosa consapevolezza dell'esistenza. L'apocalisse è alle spalle, è vero, ma il suo ricordo non si affievolisce nel tempo: il sangue degli oppressi, le difficoltà della vita, la frammentazione del sé sono creta plasmata dall'autore in questi versi. Eppure, sebbene a tratti malinconica, quella di Filippo Vizzani non è una visione del mondo del tutto negativa. Al contrario, a partire dall'amara constatazione dei fatti, cerca di trovare una ragione a tutto questo e, sebbene il dolore sia Irréversible come il noto film di Gaspar Noè, vi è comunque la voglia di guardare avanti. Magari con rabbia.
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