Il delitto di via Poma. Sulle tracce dell'assassino
Via Poma: due parole che nel mondo dell'investigazione criminale e della cronaca giudiziaria sono diventate simbolo e luogo del giallo dei gialli, secondo in Italia solo ai delitti del Mostro di Firenze, il ricordo bruciante e ossessivo di un insuccesso investigativo. È il 7 agosto del 1990. In un palazzo di via Poma a Roma, lavora come segretaria part-time la ventenne Simonetta Cesaroni. Quel giorno Simonetta entra in ufficio intorno alle 16, deve sbrigare delle pratiche contabili: nessuno la rivedrà più viva. Alle 23:20 viene ritrovata cadavere nei locali dell'ufficio, quasi nuda, massacrata con ventinove colpi d'arma bianca al volto, al petto e all'inguine, sul seno il probabile segno di un morso. Ha così inizio il giallo di Via Poma, di cui Carmelo Lavorino si è occupato fin dall'inizio, come autorevole criminologo e consulente di parte di uno degli imputati. Attraverso una dettagliata ricostruzione della vicenda, Lavorino propone al lettore un'appassionante indagine scientifica, poliziesca e giudiziaria che s'insinua in tutti i misteri e gli scenari del caso, sino a fornire una soluzione inedita, logica e alternativa alle piste finora seguite dagli inquirenti.
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