Non sono un topo
Quando te l'hanno detto sei diventato sordo. E quindi lo hai chiesto e richiesto più volte: "Come? Possibile... io?". E ripetendo le analisi hai odiato tutti i vari dottori che confermavano quel risultato da te considerato errato. Le sensazioni che hai provato in quei secondi erano tante. Terrore, paura, rabbia. Autocommiserazione. Errore del destino: gli altri se lo meritavano, tu no! Da lì iniziano anni di notti insonni, di incubi. Bruci mentalmente tutti i progetti. Non te ne frega più niente del lavoro, dello studio, degli amici, dei parenti, perfino di tua madre. Il calendario si riempie di appunti per visite di controllo e di esami medici. Nuove medicine di gran successo da sperimentare. Diventi così, involontariamente, una cavia. Dopo pochi mesi ti sembra di stare bene. Riacquisti l'equilibrio fisico, la memoria, la capacità di camminare. Ti arrabbi, perché si aggiungono, ai piccoli malesseri, gli effetti collaterali dei nuovi farmaci... e ancora una volta, 'sei limitato'. E sei solo.
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