L' impalpabile disarmonia
L'impalpabile disarmonia. È un pensiero quasi ossimorico quello con il quale si apre la raccolta di Antonella Cardella, una sorta di provocazione in termini, nata però non tanto per stupire, quanto per esprimere la difficoltà di riunire sotto un solo tetto linguistico e ideale il convulso insieme della frammentarietà dell'esistenza. È una poesia forte, quella di Antonella Cardella, una poesia che nasconde dietro i versi una profonda accusa nei confronti di una società spesso corrotta: è un sorta di de profundis che l'autrice affronta in maniera ampia e articolata, andando a rivolgere il suo sguardo in maniera alternativa verso di sé e verso il mondo che la circonda. Ci sono alcuni elementi costitutivi di questa raccolta, di questo pensiero che si sgrana pagina dopo pagina e il primo fra tutti è di certo quello della ricerca e della difesa della giustizia. Giustizia. Una parola che viene pronunciata con fin troppa leggerezza da parte di tanti, di troppi, che pensano di poterla piegare ai loro utili, a scopi ben meno nobili. Ecco quindi che, letto in questa chiave, l'incipit di questo discorso poetico si fa particolarmente significativo.
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