Ultio
Nel giro di poche ore a Torino vengono commessi dei crimini efferati: le vittime sono due giovani, un edicolante e un meccanico, ragazzi ordinari, con vite semplici. A distanza di poco tempo un'altra ragazza viene uccisa in Toscana. Tre omicidi, città e lavori diversi, solo un unico denominatore comune: l'età . Ma ciò che più colpisce è l'arma utilizzata: uno strano pugnale di ferro, mai visto, certamente antico, artigianale, conficcato nel corpo dei tre all'altezza del petto. La squadra di polizia del Terzo Distretto si mette sulle tracce di questo killer che sembra non lasciare la minima traccia, fino a quando proprio al commissario a capo dell'operazione giunge a casa un messaggio: ultio, vendetta. Ecco il movente: la vendetta. Ma di cosa? In una narrazione caratterizzata da realismo e velocità , con acute descrizioni introspettive, si snoda un'indagine che va a scavare nel dolore dell'uomo, nei vari colori della disperazione, rabbia, vendetta, rinuncia, prodotti dal concatenarsi di eventi coi quali ognuno interagisce.
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