Briciole scettiche del XX secolo
"Trasversalmente a segmenti di sociologia storica e di storia della cultura, contaminati con questioni metafisiche e gnoseologiche, le vaste e molteplici letture dell'autore attestano una formazione libera da scuole e un amore del sapere che rende "filosofi" non per la scuola ma per il mondo, al di fuori quindi di sistemi e metodi. La consapevolezza socratica del disordine, del "caos" (non solo interiore ma anche esterno) che avvolge il rapporto con l'altro e col mondo è per Riccadonna più di un canone. Non a caso l'ambito della tradizione che Riccadonna "inventa" è quello dei moralisti. Il dubbio, la critica scettica, l'attenzione alla situazione singolare gli consentono di accostare tra di loro pensatori peculiari: uno scrittore filosofo come Robert Musil, un epistemologo anarchico come Paul Feyerabend, un autore amato da fenomenologi e psicoanalisti come Marcel Proust, uno scrittore emblematico del fantastico e dell'immaginario come Jorge Luis Borges e infine un interprete assoluto del Novecento italiano come Pierpaolo Pasolini, l'autore forse più amato da Riccadonna."
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